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Il nuovo inizio è oggi!

  • creyesadmin
  • 1 Febbraio 2023
  • #cambiamento #radicalcoaching #percorsocrescita personale #guadagnaredipiù #abbondanzaecononica #abbondanza #flusso #quieora #starebene #donna #uomo #raggiungereobiettivi #sogni

Ogni momento è buono per cambiare, ogni momento è buono per fare qualcosa di diverso che ci avvicina al nostro obiettivo. E’ importante avere sempre ben in vista ciò che si vuole, questo porta la nostra attenzione a ciò che vogliamo, e, come si sa, le nostre energie vanno dove sta la nostra attenzione.

5.11.2022

Qualche giorno prima avevo litigato fortemente con la mia inquilina, era già da un po’ che non andavamo d’accordo; sono una persona molto sensibile e ho la tendenza a prendermi le energie negative degli altri, per scaricarla mi serve fare movimento, fare sport, è da un anno che però mi sento molto stanca, sto studiando e non ho abbastanza forza ed energia per andare a correre al parco, che si trova a 500 mt da casa.

Di solito non litigo con le persone, prima cerco di fare loro notare il loro stato emotivo, infatti di solito si tranquillizzano, ma non su tutto; infatti questa volta lei era molto più incazzata delle altre volte, e io non ero più disposta ad aiutarla a sciogliere la sua rabbia, così stavolta mi dico che è il momento di cercarmi un altro posto dove vivere, peccato che però a Milano, con la storia del Covid, gli affitti sono saliti di prezzo tantissimo, parlo con mia sorella dell’accaduto e mi dice forse è il caso di tornare in Perù, visto che là ho una casa. L’idea non era poi così male, dunque resto nel vediamo.

Intanto la mattina del 5 novembre ho la firma del mio divorzio, ed ero giusto rimasta d’accordo con una amica, che non vedevo da prima del Covid, di andare a prendere un caffè, mentre ci raccontavamo di cosa era successo in questi 2 anni che non ci si vedeva, le racconto dell’accaduto in casa e lei mi dice che ha comprato una seconda casa al Lago D’Iseo. E di andare a vedere se mi piaceva, così la poteva dare in affitto a me. Dunque ci mettiamo d’accordo e il weekend successivo ci troviamo al Lago D’Iseo, in uno splendido paese con vista lago. Arrivai di sera, così la mattina dopo, quando vidi quello spettacolo davanti a me, mi dissi: questo è il posto per me. Così decisi di restare qualche giorno in più per cercare lavoro. Il venerdì successivo stavo già lavorando come cameriera in un ristorante con una bella vista lago. Avevo fatto disdetta del contratto il 31 dicembre, perché avevo trovato una casetta più economica rispetto a quella propostami dalla mia amica e dopo 3 colloqui di lavoro per lavorare durante la settimana, trovai un lavoro in amministrazione in un posto tranquillo con una Responsabile molto competente.

Così inizia la mia nuova avventura da sola. Prima di sposarmi, sentivo il desiderio di vivere nella natura, sognavo di vedere le montagne dalla mia finestra, ancora questa mio sogno non si è avverato, ma sento che mi sto avvicinando. E tutto questo grazie al fatto che ci ho pensato troppo, mi serviva una casa, un lavoro e soprattutto un posto nella natura per iniziare una nuova vita.

Tutto questo non lo avrei mai fatto, se non fosse entrata nel telar dei sogni, prima del mio ingresso in questo meraviglioso movimento non avrei mai immaginato di poter sognare in grande, non avrei mai immaginato di poter fare le cose che sto facendo per me stessa, di iniziare a creare finalmente la realtà che volevo vivere.

Se vuoi sapere di più sul telar dei sogni. Contattami info.radicalcoaching.it

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Definire Obiettivo

  • Cathiana Reyes
  • 6 Gennaio 2022

Se ancora non hai raggiunto i tuoi obiettivi, o non sai da dove iniziare, qui di seguito trovi 5 consigli che ti aiuteranno a definirli meglio.

 

  1. È importante conoscere la direzione verso dove voglio andare: da A (presente) verso B (futuro)

Prima di iniziare a definire un obiettivo, devo capire il punto di partenza: dove mi trovo? E poi: dove voglio andare? Cosa voglio raggiungere? Successo? Tranquillità? Cambiare lavoro? Che tipo di lavoro voglio fare? Trovare la persona giusta per me? Imparare a gestire le mie emozioni? Migliorare le mie relazioni sul lavoro?

 

  1. È importante conoscere gli ostacoli che mi separano dal mio obiettivo

Secondo, bisogna chiedersi che cosa non mi consente di raggiungere quell’obiettivo.

Per esempio, se è il successo quello che voglio raggiungere, devo farmi le seguenti domande: ho tutti gli strumenti che mi servono per arrivarci? Ho paura di fallire? Sono indeciso, non so da dove iniziare? Non ho nessuno che mi può aiutare? Quale credenze/convinzioni mi limitano? Il mondo è contro di me, tutto mi rema contro, il governo non mi aiuta.

 

  1. È importante sapere cosa farò una volta raggiunto il mio obiettivo: è uno sfizio o un desiderio vero che sento dal cuore? Darà valore alla mia vita e a quella degli altri?

Terzo, l’obiettivo che voglio raggiungere a cosa mi serve? È raggiungibile? Dipende da me? Questo punto è molto importante. Se vogliamo per esempio avere successo nella vita, dobbiamo chiederci: cosa farò una volta raggiunto il successo? Cosa farò con i soldi che avrò guadagnato?

Ricordiamoci che gli obiettivi veri sono quelli del cuore, quelli per i quali siamo venuti in questa terra, se non sai chi sei, e qual è il vero scopo della tua vita, (clicca qui se vuoi leggere di più su questo argomento: Risultati della ricerca per “chi sei” – Radicalcoaching.it ) Se gli obiettivi che vogliamo raggiungere sono solo quelli del nostro ego, che vuole avere ciò che possiede il nostro amico, allora i tuoi obiettivi non li raggiungerai mai o, se lo farai, farai molta fatica e alla fine non avrai la soddisfazione che ti aspetti; la felicità vera arriva solo quando è condivisa.

 

  1. È importante che l’obiettivo sia definito, misurabile ed ecologico

Quarto, l’obiettivo deve essere ben definito, misurabile, ed ecologico; le domande che mi devo fare sono queste: cosa significa successo per me? In quanto tempo lo voglio raggiungere? Ho tempo per dedicarmi ad esso? Successo significa per me essere conosciuto dal mondo nella distribuzione di vendite di scarpe da uomo, avere un’azienda con 200 dipendenti, avere scritto 5 libri. Questo obiettivo lo raggiungerò in 3 – 5 – 10 anni. Ho tempo per farlo? Le mie forze sono sufficienti?

 

  1. Tieni sempre presente il tuo obiettivo e custodiscilo

Quinto: è l’ultima cosa da non tralasciare. Un obiettivo, perché sia raggiungibile, deve essere un segreto. Non raccontarlo a tutti, purtroppo non tutte le persone sono positive come te. Ci sono molte persone che, anche se ti vogliono bene, per la loro esperienza fanno fatica a credere che tu possa raggiungere grandi obiettivi o obiettivi diversi da quelli da loro raggiunti, e ciò ti può togliere l’entusiasmo e la voglia di raggiungere qualsiasi cosa tu ti meriti. Perciò è meglio se il segreto lo tieni solo per te e vicino a te, così ogni volta ce lo avrai ben presente e questo ti aiuterà a mantenere vivo il tuo entusiasmo. Ricordati che nella vita ciò a cui pensi di più, lo attrai, e soprattutto che ciò che vuoi raggiungere, lo senti. (clicca qui se vuoi leggere di più su questo argomento: Definire il vostro obiettivo per il 2022! – Radicalcoaching.it)

 

 

“Se vuoi essere Felice nella vita, stabilisci degli obiettivi che governino i tuoi pensieri, liberino la tua energia, ed ispirino le tue speranze”

Andrew Carnegie

 

Se vuoi fare chiarezza riguardo ai tuoi obiettivi oppure comprendere come mai non li raggiungi, contattami! Io ti posso aiutare.

Dott.ssa Cathiana Reyes Life Coach

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Definire il vostro obiettivo per il 2022!

  • Cathiana Reyes
  • 29 Dicembre 2021

Ormai sappiamo che le emozioni sono il motore nella nostra vita (clicca qui se vuoi leggere di più su questo argomento: Obiettivi, Focus, Emozioni ). A volte ci remano contro, a volte ci portano verso ciò che noi vogliamo.

Partendo da questa premessa, useremo le nostre emozioni positive come leva per raggiungere ciò che vogliamo.

Siete pronti!? Ok, allora partiamo da un obiettivo che avete già raggiunto, per il quale avete faticato tanto, che vi sembrava quasi irraggiungibile. Non interessa quando e in che ambito, ciò che interessa e che ve lo ricordiate come se fosse ieri.

Dunque, trovato? A me, per esempio, la prima cosa che viene in mente è il momento in cui mio marito chiese la mia mano davanti a tutta la mia famiglia. Per me fu ed è tuttora un momento indimenticabile!

Da piccola mi ricordavo quando mio cognato venne a casa mia a chiedere ai miei genitori e davanti a tutta la famiglia di sposare mia sorella più grande, e io pensai: ah, anch’io voglio che succeda così per me.

Una volta trovato un obiettivo che avete già raggiunto, adesso scrivete ciò che avete sentito quando lo avete raggiunto. Io per esempio, mi sentivo al settimo cielo, ormai credevo di non trovare la persona giusta per me, e quindi il giorno del mio fidanzamento non mi sembrava vero, mi sentivo piena, felice in ogni angolo del mio corpo, proprio come se ci fosse una luce che parte da dentro e riempie e illumina tutto.

Se hai difficoltà ad ascoltare le tue emozioni, sensazioni, percezioni, richiedi il tuo regalo gratuito qui: https://www.radicalcoaching.it/il-mio-regalo/

Come hai notato, non è proprio il raggiungimento dell’obiettivo che uno vuole, ma la sensazione che avrai quando lo avrai raggiunto.

Identifica la sensazione che vuoi ripetere anche per questo anno e dalle un nome! Per esempio, nel mio caso io scriverei: “settimo cielo”.

Definizione del tuo obiettivo per il 2022

Per esempio: dimagrire di 10 chili, trovare la persona giusta, ritrovare del tempo per me stessa, gestire meglio il mio tempo tra lavoro e famiglia, sviluppare i miei valori, riuscire a parlare in pubblico in completa tranquillità.

Il mio obbiettivo per questo anno sarà quello di condividere ogni lunedì qualcosa che ho imparato nei tanti corsi che  ho frequentato

Una volta definito il tuo obiettivo, pensalo insieme alla sensazione che vuoi avere, per esempio “condividere le mie conoscenze, per sentirmi al settimo cielo”.

Adesso tocca a te! Qual è il primo passo che farai, che ti permetterà di raggiungere il tuo obiettivo?

Se vuoi un cambiamento nella tua vita, non aspettare domani, inizia oggi! Radicalcoaching è qui per te!

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#obbiettivi #motivazione #sentireobiettivi #ascoltareemozioni #desideri #sogni

#cambiareoggi #radicalcoaching #lifecoach

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Il Click che cambio la mia Vita!

  • Cathiana Reyes
  • 12 Novembre 2021

Sabato mattina, era una bella giornata di primavera. Mi ero alzata presto. Lui stava arrivando in aeroporto e volevo fargli una sorpresa. La mia casa era perfetta: avevo chiesto a una amica di darmi una mano a sistemare tutto, e avevo anche organizzato tutto il nostro weekend. Erano settimane che non lo vedevo e prima di andare a prenderlo sono passata anche dalla estetista per essere perfetta per lui.

Poi, però, quando arrivò, non mi accolse come mi aspettavo. Era serio e un po’ distaccato. Mi disse che doveva parlarmi di una cosa importante, che gli girava in mente, e che voleva dirmi di persona. Io ero un po’ sorpresa e curiosa di sapere cosa avesse da dirmi, anche perché aspettare tre settimane per dirmelo… insomma, bastava che me lo dicesse al telefono…

Iniziò dicendomi che non capiva cosa c’era che non andava in me: anche se con la sua ex litigava sempre e si sentiva sfruttato, aveva l’impressione di aver fatto per lei più di quanto non facesse per me. Con me ovviamente non litigava mai, e io facevo tanto per lui, ma sentiva che qualcosa non andava.

In quel momento, mentre lui parlava, sentivo un dolore profondo, il mio cuore si paralizzava. Mi chiedevo: “ma cosa c’è in me che non va? Cosa faccio di sbagliato?”

Non era la prima volta che mi succedeva che un uomo mi dicesse che ero la donna più fantastica che avesse mai trovato, ma questo succedeva sempre e solo all’inizio. Poi qualcosa cambiava e tutto diventava routinario, e le mie relazioni finivano o perché loro non erano pronti ad avere una famiglia o perché non erano gli uomini giusti per me. Era come se non sapessi scegliere, nonostante credessi di avere le idee chiare riguardo all’uomo adatto per me…

Quel momento mi sembrò una eternità, ma proprio in quel momento ebbi un’intuizione… capii in cosa avevo sbagliato! Capii che nelle mie relazioni si ripeteva uno schema che conoscevo molto bene, che credevo di aver risolto, ma in cui ogni volta ricadevo, ed ecco che si ripeteva ancora e ancora. Mentre lui parlava, mi ricordai di quando lo conobbi. Mi disse che aveva convissuto per due anni con lei e con il suo bambino, avuto con un altro uomo. Lui lo accudiva e lo cresceva come se fosse stato suo, ma la relazione non aveva funzionato perché lei, oltre a sfruttarlo, lo aveva anche ingannato. Mi ero quindi detta che sarebbe stato un bravo padre per i miei figli, e che con me lui non si sarebbe mai sentito usato. Mentre lui parlava, decisi che volevo capire come mai io non riuscissi a farmi amare, quando in apparenza non c’era niente in me che non andasse bene almeno secondo lui.

Quel momento, quel click molto doloroso per me, e che forse non dimenticherò mai, segnò la mia vita: era giunto il momento di cambiare, di andare fino in fondo per capire quali erano i miei errori. Era il momento di cercare qualcuno che mi aiutasse a capire cosa non andasse in me e che mi aiutasse a cambiare quegli schemi che conoscevo bene, ma di cui non ero riuscita a liberarmi da sola.

Così decisi di cercare una psicologa, cosa che in vita mia non mi era mai venuto in mente di fare prima; anche se già quando avevo 18 anni qualche mezza idea mi era venuta; quando qualche volta i miei amici mi dicevano che ero un po’ cattiva e senza cuore, questo un po’ mi toccava anche se credevo che questo fosse parte del mio carattere e che non lo potevo cambiare.

Con questo prezioso aiuto, la lettura di libri e le frequentazioni di gruppi e corsi, capii che quel pensiero iniziale, l’immagine dell’altra persona che mi ero costruita, era stato il solito, ripetuto schema con cui avevo condizionato il mio comportamento e tutta la nostra relazione. Riuscii a capire che ogni volta che conoscevo un uomo mi creavo una fantasia su chi lui fosse, e il mio comportamento inseguiva quella fantasia.

Quando la fantasia svaniva, aprivo gli occhi e vedevo realmente che la persona davanti a me non era quella che mi ero immaginata, non era quella giusta.

La mia relazione con lui finì dopo qualche tempo: capii che lui non era l’uomo giusto, capii che mi ero innamorata della mia fantasia di avere una famiglia, e questo non mi faceva vedere i suoi difetti e neanche – soprattutto – quanto i suoi desideri fossero diversi dai miei. Infatti, cercavo qualcosa che né lui né nessun altro poteva darmi, cioè l’amore verso me stessa!

L’amore verso me stessa: questa fu la lezione più importante che imparai da quella storia 😊

Anche se prima di arrivare a questa conclusione sono dovuta andare un po’ indietro nella mia vita, a seguire 😉

 

 

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Adaptarse positivamente a situaciones difíciles ¿Es posible?

  • Cathiana Reyes
  • 26 Maggio 2020
  • #cambiarrespuestasautomaticas, #emocionesnegativas, #serpositivo #tranquilidad, #superarmiedocovid

¡Seguro! Afortunadamente, hay varias técnicas que nos permiten dejar realmente en el pasado las malas situaciones experimentadas, que solemos llevar a cabo incluso sin querer.

 

¿Cuántas veces nos ha pasado esto? Recordar una situación después de años de sucedida, con todos los detalles, casi como verla frente a nosotros en una pantalla en la que somos, al mismo tiempo, espectadores y actores, y recordamos cada detalle de cómo sucedió, el día y momento exacto que sucedió, si las luces se apagaban, lo que podíamos y no podíamos hacer, todo esto acompañado de la misma fuerte emocionalidad de ese momento.

 

Mientras lo cuentas sientes tu cuerpo paralizado, el aliento que lucha por salir, el corazón que late rápido; estás como atrapado, precisamente, por las diversas emociones de ese momento y luego, al final dices “pero ojalá hubiera hecho lo contrario”, o tal vez mientras le dices a otras personas casi parece que tu comportamiento era muy limitado o restringido y que hubieras hecho lo contrario.

 

Cada persona reacciona de manera diferente a la misma situación, depende de su propia experiencia, sus hábitos; pero por lo general la gran mayoría de las personas que enfrentan situaciones difíciles, repentinas, inesperadas, incomprensibles y peligrosas. Cómo podría ser recibir la noticia de una enfermedad grave, de un pariente o amigo querido, tener que haber enfrentado ladrones en la calle, haber experimentado el ser dejados por el cónyuge, haber tenido un accidente de auto.

 

En estas situaciones, las personas generalmente se detienen, se quedan como paralizadas, no saben qué hacer, luchan por recuperarse de lo que pasó y sobre todo el recuerdo le queda para siempre; después de eso evitan situaciones similares, porque no han sido capaces de tratar estas de una manera diferente. Miran a su alrededor y se dan cuenta de que muchas otras personas han hecho lo mismo, evitan la misma situación; ¿qué pasa, lo hacen todos?

 

El problema es que, al hacerlo sólo estás reforzando una acción que con el tiempo se vuelve automática y que tu cuerpo, tu parte emocional y/o tu cerebro, cada vez que te encuentras en situaciones similares, responde de la misma manera y no hace ninguna diferencia, responde de la misma manera, y así aumentan las situaciones a las que respondes de la misma manera, ahora automáticamente.

 

¿Qué hacer para cambiar esta respuesta automática? Lo primero es ser conscientes de que este círculo vicioso puede ser cambiado, y que las situaciones de evasión crean pensamientos que fortalecen este círculo vicioso pero, lo hermoso es que siendo conscientes de las emociones que genera esta situación no deseada a través de, por ejemplo la Técnica de FastReset, éstas se debilitan lo que significa que ahora los recuerdos vivos comienzan a desvanecerse, y aunque no desaparezcan del todo, lo que desaparece es la excesiva emocionalidad que los mantuvo activos.

 

Y así, puedes recordar esa situación desagradable sin darle mayor importancia y, si quieres, podrás enfrentarte a situaciones parecidad esta vez con una actitud más positiva.

 

Así que, si quieres puedes volver a tener confianza en el futuro, contando con herramientas válidas que te permitan de volver a se la persona positiva de antes, sin miedo y con mucho deseo de vivir el presente, aceptando los problemas como parte de la vida cotidiana.

 

Cathiana Reyes – Life Coach

 

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Cómo estar enfocados en el presente con 10′ de meditación cada día.

  • Cathiana Reyes
  • 1 Maggio 2020
  • #liberamente, #meditación, #paz, #tranquilidad, #vivirpresente

Frecuentemente las personas me preguntan qué hacer cuando tienen muchos pensamientos, preocupaciones y, presentan dificultad para dormir en las noches o para concentrarse en el presente.

Entonces, les enseño esta meditación: “Anapanasati”, una vez que sea parte de tu vida, te ayudará a :

  • Aumentar tu capacidad de enfocarse en el presente.
  • Tener nuevos pensamientos positivos.
  • Estar más tranquillo.
  • Mejorar tu memoria.
  • Disminuir el riesgo de enfermedades degenerativas del sistema nervioso.

En poco tiempo, después de 7-10 días de practica continúa, por al menos 20’-30’, podrás notar cambios positivos en ti y en tus situaciones de vida.

 

Te presento una meditación que te hará disminuir los pensamientos negativos y liberar la tensión.

Coge un banco o una silla, en modo que tu espalda se encuentre derecha, abre las piernas para que te ayude a mantener el equilibrio, con los pies tocando el piso, apoya las palmas de tus manos en tus piernas.

Ahora que estas en la posición correcta y estas inmóvil, cierra los ojos y concéntrate en tu respiración, el aire que inhalas y exhalas por algunos segundos hasta el próximo respiro.

Al inhalar, repite mentalmente: “unooooo”, tiene que durar una respiración natural y al final visualiza o imagina el número uno en medio de las cejas;

Al exhalar, has lo mismo repites “unooooo” con tu respiración natural, y al final visualiza o imagina el número uno en medio de las cejas;

Repite hasta el número cinco y después empiezas de nuevo, así como sigue:

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8 9-9

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8 9-9 10-10

 

Todo esto es un ciclo. Hay que completar 5 ciclos.

 

Cada vez que llegan pensamientos que te hacen perder la cuenta o te dan ganas de tocarte la nariz, debes empezar de nuevo. ¡Recuerda! No es importante que hagas los 5 ciclos, sino que cada vez te des cuenta de lo que estás haciendo, después con la practica llegarás a terminar los 5 ciclos.

 

Recuerda:

La meditación es una técnica que será más efectiva si la utilizas en este modo:

 

1) postura con la columna derecha (sirve para estar centrado) sentado con las piernas abiertas y manos se apoyan encima de las piernas.

2) perfecta inmovilidad (sirve para obtener el control de nuestro cuerpo)

3) Estar atentos a la respiración (ayuda a estar centrados en el presente)

4) Enfocar la mente solo y exclusivamente en la tarea que se ha dado.

 

¡Buen Trabajo!

 

Busca a qui https://www.facebook.com/groups/203729577588074/ si quieres partecipar al grupo de – “ Radicalcoaching Meditazione” – que empieza el primer dia de cada mes, con mi hermana Catherin, haremos, todos los dìas esta practica.

 

Cathiana Reyes – Life Coach

info@radicalcoaching.it / whatsApp: 0039 328 -329228

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Libera la tua mente con solo 10′ meditazione quotidiana

  • Cathiana Reyes
  • 30 Marzo 2020
  • #equilibrio, #meditazione, #rimanerequieora #liberalatuamente #restaquieora #controllaituoipensieri #medicinagratisilsilenzio #miglioreterapiailsilenzio

Come rimanere focalizzati nel qui e ora con 10 minuti di meditazione quotidiana.

Spesso le persone mi chiedono cosa fare quando hanno troppi pensieri, troppe preoccupazioni, fanno fatica ad addormentarsi, fanno fatica a focalizzarsi nel qui e ora.

E allora insegno loro questa meditazione: “Anapanasati”: consapevolezza del respiro, che una volta diventata parte della tua quotidianità ti permetterà di:

  • Aumentare la tua capacità di essere focalizzato nel qui e ora
  • Avere delle intuizioni
  • Riportarti in uno stato di naturale calma
  • Migliorare la tua memoria
  • Diminuire il rischio di malattie degenerative del sistema nervoso.

In breve tempo, dopo 7-10 giorni di pratica continua per almeno 20’-30’, potrai notare dei cambiamenti positivi sia in te stesso che nelle varie situazioni di vita.

Ti presento allora qui di seguito la meditazione che ti permetterà di diminuire i pensieri negativi e quindi diminuire lo stress.

Prendi uno sgabello, in modo che la schiena si trovi diritta, le gambe aperte in modo da evitare di dondolare, avendo i piedi ben radicati per terra, i palmi delle mani appoggiati sulle gambe.

Adesso che sei nella posizione corretta e sei immobile, chiudi gli occhi e concentrati sul tuo respiro, l’aria che entra ed esce per qualche secondo fino al prossimo respiro.

Mentre inspiri, ripeti mentalmente: “unooooo”, che deve durare il tempo del tuo respiro, e intanto visualizza o immagina l’uno in mezzo alle sopracciglia; mentre espiri, fai la stessa cosa, dici “unooooo” lungo la durata del tuo respiro, e così fino a cinque e poi riparti.

Qui sotto ti riporto il compito:

 

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 poi riparti

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8 9-9

1-1 2-2 3-3 4-4 5-5 6-6 7-7 8-8 9-9 10-10

 

Tutto questo è un ciclo.

Devi arrivare a completare 5 cicli. Ogni volta che arrivano dei pensieri che ti fanno perdere il conto, o ti viene da grattarti, semplicemente ricominci da capo.

Mi raccomando! Non è tanto importante che tu riesca ad arrivare a completare i 5 cicli, ma la cosa più importante è che ogni volta tu sia consapevole di ciò che stai facendo.

Poi, con allenamento, arriverai a concludere i 5 cicli.

 

Quindi ricorda:

la meditazione è una tecnica che va eseguita correttamente per poter ottenere ottimi risultati:

 

1) postura con la colonna diritta (serve per la centratura) seduto con le gambe aperte e braccia appoggiate sulle gambe

2) perfetta immobilità (serve a esercitarsi a riprendere il controllo di se stessi)

3) attenzione al respiro (fare esperienza nell’essere qui ed ora)

4) focalizzare la mente solo ed esclusivamente sul compito che le hai assegnato

 

Buon lavoro!

Clicca qui https://www.facebook.com/groups/203729577588074/ se vuoi partecipare al gruppo di meditazione – radicalcoaching – che ha inizio i primi giorni di ogni mese, con mia sorella Catherin, ci eserciteremo insieme, tutti i giorni in questa pratica.

 

Cathiana Reyes – Life Coach

info@radicalcoaching.it / 328 -3292287

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Adattarsi positivamente alle avversità? È possibile?

  • creyesadmin
  • 20 Settembre 2019

Certo! Per fortuna esistono diverse tecniche che permettono di lasciare davvero nel passato le brutte situazioni vissute, che di solito ci portiamo avanti anche senza volere.

 

Quante volte ci è capitato? Di raccontare la stessa situazione dopo anni che è successa, con tutti i dettagli, quasi come vederla davanti a noi su uno schermo. Nel quale noi siamo gli spettatori, e allo stesso tempo gli attori e ci ricordiamo ogni dettaglio di come è successo, il giorno preciso, il momento giusto e anche addirittura l’ora in cui stava accadendo, se le luci si sono spente, cosa siamo riusciti a fare e cosa non siamo riusciti a fare, e tutto questo accompagnato dalla stessa forte emotività di quel momento.

 

Mentre lo racconti senti il tuo corpo paralizzato, il respiro che fa fatica a muoversi, il cuore che batte veloce, sei rapito appunto dalle varie emozioni di quel momento, e poi, alla fine, ti dici “però avrei tanto voluto aver fatto diversamente”, o magari mentre lo racconti ad altre persone sembra quasi che il tuo comportamento sia stato molto limitato o frenato e che loro avrebbero fatto diversamente.

 

Ogni persona reagisce in modo diverso alla stessa situazione, dipende dal proprio vissuto, dalle proprie abitudini, ma di solito la stragrande maggioranza delle persone, davanti a situazioni, difficili, improvvise, inaspettate, incomprensibili e sentite come pericolose.

Come potrebbe essere ricevere una notizia di una malattia grave di un parente o di un amico al quale teniamo molto, dover affrontare dei ladri che hanno provato ad entrare a casa, essere stati lasciati dal marito o dalla moglie, essere caduti improvvisamente mentre si era in bicicletta su una strada conosciuta.

Le persone si fermano, si bloccano, non sanno cosa fare, fanno fatica a riprendersi dall’accaduto e per lo più se lo ricordano per sempre.

 

E dopo l’accaduto evitano situazioni simili, perché non sono riuscite ad affrontarle in un modo diverso. Si guardano intorno e notano che tante altre persone hanno fatto la stessa cosa, evitano la stessa situazione; cosa c’è di male, lo fanno tutti?

Il problema è che, facendo così, stai solo rafforzando una azione che nel tempo poi diventa automatica e che il tuo corpo, la tua parte emotiva, il tuo cervello, ogni volta che vede situazioni simili, risponde allo stesso modo e non fa differenza se la situazione è simile, lui risponde allo stesso modo, e così aumentano le situazioni simili alle quali rispondi allo stesso modo, ormai in modo automatico.

 

Dunque cosa fare, per cambiare questa risposta automatica? La prima cosa è essere consapevoli che questo circolo vizioso si può cambiare, e che le situazioni di evitamento creano dei pensieri che rafforzano questo circolo vizioso; ma la cosa bella è che, essendo consapevoli delle emozioni che sono generate da questa situazione indesiderata, attraverso per esempio la tecnica del FastReset, queste poi in un secondo momento vengono depotenziate, il che significa che ormai i ricordi vivi di una volta iniziano a sbiadirsi, a volte anche a scomparire, e, anche se non scompaiono, ciò che scompare è la eccessiva emotività che li teneva attivi.

E così ti potrai anche ricordare di quella situazione sgradevole, ma questa volta non le darai più importanza, e, se lo vorrai, inizierai ad affrontare le situazioni simili con un atteggiamento più positivo, sapendo che magari in quel momento non eri preparato, ma che adesso è più fattibile allenarsi in un modo più propositivo per future situazioni.

 

Quindi, se volete, potete tornare ad essere fiduciosi nel futuro, avendo degli strumenti validi che vi permettano di tornare le persone positive di prima, senza paure e con tanta voglia di vivere il presente, accettando i problemi da risolvere come parte della quotidianità.

 

Cathiana Reyes – Life Coach

info@radicalcoaching.it

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“Chi sei e quale è il vero scopo della tua vita”

  • Cathiana Reyes
  • 5 Settembre 2019

 

“Ecco un esercizio per ricordarti chi sei e quale è il vero scopo della tua vita”

 

 

Chi sei e cosa sono venuto a fare in questo mondo? C’è lo chiediamo spesso, o in qualche momento della nostra vita ci chiediamo se quello che stiamo facendo è la cosa giusta per noi, soprattutto quando abbiamo la sensazione che ci manca qualcosa.

A volte anche se abbiamo intrapreso la strada che fa per noi, alcune emozioni spiacevoli non ci permettono di vedere questa cosa con chiarezza e di goderci il viaggio, perché invece di lasciarle andare passiamo il tempo a trattenerle o controllarle, perdendo tante energie in ciò che vogliamo evitare (le nostre paure).

Altre volte invece non ci rendiamo conto che stiamo seguendo la strada che qualcun altro ha voluto per noi, o semplicemente seguiamo ciò che in quel momento è più redditizio.

 

Per questo è importante sapere chi siamo e dove vuoi andare, perché così

Saprai se le tue decisioni sono in linea con ciò che tu sei

Potrai aggiustare il tiro!

Saprai se la strada che stai percorrendo è quella giusta

Tante volte non ce ne rendiamo conto che seguiamo dei copioni: avere una professione, una casa, famiglia, figli, e poi??? Cosa c’è dopo, una volta che abbiamo tutto? Crescere i figli? E quando sono cresciuti? Cresciamo i nipoti? E poi? Era questo quello che realmente noi volevamo o è il percorso che la società nella quale viviamo ci ha imposto nella vita?

 

Tu non sei solo un ruolo, sei qualcosa di più

 

Ognuno di noi, aiuta gli altri in modo diverso, non tutti dobbiamo avere una famiglia, non tutti dobbiamo avere dei figli, non tutti dobbiamo vivere per forza da soli, non tutti dobbiamo per forza stare vicino agli altri per poterli aiutare, ognuno di noi è diverso, e ognuno di noi ha uno scopo diverso, ma comune con quelli degli altri, perché, lo vogliamo o no, noi non siamo soli in questo mondo.

 

Noi facciamo parte di qualcosa di più grande di noi, non siamo soli in questo mondo!

 

Lo scopo della vita, ci ricorda chi siamo, nel profondo del nostro essere. Noi non siamo solo ruoli, siamo qualcosa di più e nei momenti di crisi, di non raggiungimento dei nostri obbiettivi, questo ci salva la vita e ci permette di essere più flessibili, meno duri con noi stessi, ci ricorda che siamo umani, e che dobbiamo prenderci cura del nostro corpo, perché è attraverso di lui che noi stiamo facendo questo viaggio in questa vita, è il nostro corpo che ci dà i segnali per capire se stiamo chiedendo troppo da lui o se dobbiamo fare una fermata piccola o più grande per capire se ciò che stiamo facendo è nel modo giusto o bisogna cambiare modalità, perché non esiste una unica strada, ce ne sono tante, e a volte le attese servono per capire meglio quale prendere per prima o quale mollare quando il percorso diventa impegnativo.

 

Non esiste un’unica strada, ce ne sono tante!

 

Dunque ti presento di seguito un esercizio che ti permetterà ed aiuterà a capire qual è il tuo  vero scopo in questa vita, in modo che questo ti serva come àncora, perché i nostri ruoli nella vita possono cambiare, ma la nostra essenza no, non è tangibile, non è misurabile –  è astratta -, ed è giusto che sia cosi, perché la materia si distrugge, cambia, la nostra essenza perdura, nessuno la può cambiare, perché è dentro di noi.

 

La nostra essenza perdura nel tempo!

 

Dunque, prenditi 20 minuti, ti serve un foglio di carta e una penna.

Se vuoi, metti un po’ di musica rilassante, cerca di stare il più comodo possibile e in sintonia con te stesso.

Ora che sei a tuo agio, osserva l’ambiente, gli oggetti intorno a te, scegline uno che senti ti possa rappresentare, perché ti aiuterà a descrivere te stesso.

 

 

  1. Iniziate a descrivere l’oggetto che avete scelto, il suo nome, com’è fatto, di che materiale è, tutto ciò che vi viene in mente, senza giudizio, seguite il flusso dei vostri pensieri, non giudicateli…

 

  1. Adesso scrivete qualcosa di positivo riguardo all’oggetto che avete scelto, perché lo avete scelto, cosa vi suggerisce….

 

 

  1. Se tu potessi cambiare qualcosa di quell’oggetto, cosa cambieresti e perché lo faresti? C’è sempre qualcosa da migliorare, mi raccomando sforzati e scrivi qualcosa….

 

  1. Quale è la funzione di questo oggetto? a cosa serve? quale è il suo uso quotidiano in questa stanza?

 

 

  1. quale è il suo vero scopo in questa stanza? Chi deve aiutare? Come rende facile la vita degli altri? Perché è stato ideato?

 

  1. Una volta finito, trasforma in prima persona le risposte che hai dato. Per esempio, se hai scelto un albero, invece di dire: “l’albero è forte e saggio”, prova a dire: “io sono forte e saggio”, e così con tutte le risposte che hai scritto. Sì, perché le parole che hai usato sono tue, ogni persona usa parole che identificano se stesso. Ti sorprenderesti se due persone scegliessero lo stesso oggetto, e ognuna di loro lo descrivesse in modo totalmente diverso. Come ultima cosa, sostituisci la parola stanza con mondo. Sì, perché noi non viviamo in una stanza, ma facciamo parte di qualcosa più grande di noi.

 

  1. E per l’ultimo se ciò che hai scritto ti è piaciuto e ti riconosci, allora chiudi gli occhi e ripeti chi sei e cosa sei venuto a fare in questo mondo, ascolta come risuona nella tua mente, nel tuo corpo e ripetilo per almeno un mese, cosi non ti dimenticherai mai più chi sei e cosa sei venuto a fare in questo mondo.

 

Cathiana Reyes – Life Coach

info@radicalcoaching.it

 

#esseresestessi #missione #scopodellavita

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Cosa dobbiamo fare quando spostano il nostro formaggio?

  • Cathiana Reyes
  • 31 Maggio 2019

Ecco la risposta a questa domanda, che tante persone si sono fatte dopo la lettura del libro: Chi ha spostato il mio formaggio, che io ho rivisitato nel mio scorso articolo. Come ricorderete, il lama, uno dei miei personaggi, rimane bloccato in un labirinto dopo che qualcuno aveva spostato il suo pregiato cibo. In questa parafrasi del nuovo libro: “Chi ha spostato il mio formaggio, il seguito ”, scritto sempre da Spencer Johnson, il protagonista, dopo aver affrontato un po’ di difficoltà e con l’aiuto di una nuova amica, riesce a trovare il modo di uscire dal labirinto e scoprire del nuovo cibo, ritrovando i suoi amici di avventura: la tartaruga, il cane e il geco. Anche in questo caso, una volta finito il cibo il cane e il suo amico geco erano partiti per cercare del nuovo cibo. Anche la tartaruga, seppur più tardi, si era messa in cerca, ma prima di scomparire aveva fatto assaggiare al lama del nuovo cibo che aveva trovato. Ma il lama non vuole mangiarlo, in quanto non era uguale al suo vecchio formaggio, cosi la tartaruga se ne va e non si rincontreranno per lungo tempo.

Il lama era quindi rimasto da solo per giorni e giorni, aspettando nuovo cibo e il ritorno dei suoi amici, ma niente. Era sicuro che se avesse tenuto duro e continuato ad aspettare, prima o poi le cose sarebbero cambiate, ma il tempo passava e non succedeva niente. Quindi, diventava nervoso e rabbioso perché niente di quello che faceva sembrava poter risolvere la situazione.

Cosi urlò: NON è GIUSTOOOO!

Si chiedeva come mai non era partito insieme alla sua amica tartaruga, e intanto aveva sempre più fame, girando e rigirando alla stanza dove si trovava. Un giorno, ritrovò per caso uno scalpello e un martello che nel passato aveva usato per abbattere i muri e li mise dentro uno zaino; trovò anche le sue scarpette da tennis, quelle che usava una volta per andare a cercare del cibo. Cosi capì che doveva di nuovo andare a caccia di cibo, ma questa volta era una questione di vita o morte. Era da solo, cosi per non dimenticarsi scrisse su un pezzo di carta alcune parole.

Come stanno le cose:

  • Devo trovare altro cibo, se non ci riesco muoio.
  • Il Labirinto è un posto pericoloso, pieno di angoli bui e vicoli ciechi.
  • Dipende tutto da me, sono solo!

Mentre cercava nel labirinto, luogo buio e difficile da esplorare, ritrovava a volte delle tracce del passaggio della tartaruga, e delle scritte sui muri, ma era talmente stanco e aveva tanta fame che non riusciva a leggere i messaggi.

Si chiedeva soltanto, perché non sono riuscito ad andare via con il mio amico?

Forse perché era testardo? O un cattivo lama? O uno stupido? Il lama continuava a ruminare nella sua testa: magari questa è una punizione per qualcosa che ho fatto! Mentre si diceva queste cose, trovò una frase lasciata dalla tartaruga: Se segui le tue vecchie convinzioni non arriverai mai al Nuovo Formaggio.

Il lama pensò: ma se il cibo pregiato non c’è più, cosa centrano le convinzioni? E cosi, stanco di non trovare del cibo e di pensare tanto, si addormento esausto….

Quando si risvegliò, trovò qualcosa per terra. Era una cosa strana, sembravano dei sassi di colore rosso e, quando si avvicinò per vedere cosa era, si rese conto che non era un sasso, che era morbido e aveva un buon odore. Stava per darle un morso, quando un pensiero gli passò per la testa: stai attento, non mangiarla, può essere velenoso. Inoltre, non si era accorto che lì vicino c’era un altro lama, una femmina che non aveva mai visto fino ad allora. Lei gli disse che lo vedeva affamato, di mangiare quindi le palline rosse, che erano buone, ma lui rispose che non le conosceva, che lui mangiava solo cibo pregiato come tutti gli altri lama. Lei insistette che, visto che lui aveva fame, poteva provare questo nuovo tipo di cibo, che era buono. Ma lui niente.

Così si riaddormentò e quando si risvegliò, aveva una gran fame, si ricordò subito della sua situazione e che il suo cibo pregiato non c’era più da un bel po’. Si guardò intorno e non vide più la straniera, ma erano rimaste quelle palline rosse. Così le annusò ancora, e senti un ’odore buono e dolce. Decise dunque di mangiarlo: uhm – disse – non sembra così male, e un boccone dopo altro si mangiò tutte le palline che trovò, e si riaddormento.

La mattina successiva, mentre si risvegliava, vide la sua nuova amica, e lei gli disse: allora, non sei morto? Ho visto che ti sei mangiato le palline rosse? Lui rispose: sì, le ho mangiate tutte erano tutte buone, ne hai altre? Lei rispose che lui si era mangiato le ultime.

Ma come – disse lui – e adesso cosa facciamo? Lei gli rispose: andiamo a cercarne altre!! E poi le chiese: scusa potresti dirmi il tuo nome? Lei rispose: Luce. Ah che bel nome luce, per fortuna che ti ho trovato così non sarò da solo in questa nuova avventura. A questo punto tutti e due i lama con la loro nuova amica si avviarono verso il labirinto. Il lama portò con se il suo zaino con dei vecchi attrezzi, non si mai se potevano servire.

Si misero a cercare del nuovo cibo – quelle deliziose palline rose – ma niente. Giravano per i soliti corridoi stando molto attenti a superare i vicoli ciechi e gli angoli bui, cosi mentre cercavano gli venne in mente come aveva cambiato idea o convinzione sul fatto che prima per lui: “l’unico cibo era solo quello pregiato, il suo formaggio”. Ora invece, dopo aver provato le palline rosse, si era reso conto che erano buone anche se erano palline. Da questa riflessione, risultò questa frase:

 

Puoi cambiare idea. Puoi scegliere una nuova convinzione.

Una vecchia convinzione può tenerti prigioniero.

Le convinzioni sono delle idee che tu credi siano vere.

Alcune convinzioni possono intralciarti, altre convinzioni possono aiutarti.

Non sei le tue convinzioni, ma sei quello che sceglie le tue convinzioni.

 

Questo nuovo modo di pensare gli diede nuova energia per andare avanti a cercare il nuovo cibo, così insieme alla sua amica continuarono a cercare in ogni angolo del laberinto, ma niente. Si senti allora di nuovo giù, e si fece una domanda: dunque ora che so cosa è una convinzione e quanto sia forte, e come sia facile sceglierne una nuova… cosa dovrei fare in questo momento? La risposta era ovvia: doveva mettere a frutto quella sua nuova scoperta per portare a termine la missione. Doveva partire alla ricerca di nuovo cibo indifferentemente se questo fosse pregiato o no. Il problema era che lui e la sua nuova amica le avevano già provate tutte. Non c’erano altri posti dove cercare.

Era una missione impossibile e quindi – se questo era vero – che senso aveva provare ancora?

Però se l’idea che l’impresa fosse impossibile non fosse stata altro che una convinzione, avrebbe potuto cambiarla?

Avvertì un enorme energia che non aveva mai sentito prima d’ora, la risposta fu, ovviamente siiiiiiiii

Chiamò subito la sua amica e le disse: ora lascio il mio zaino pesante e andiamo a cercare dentro quei angoli bui, in tutti i posti dove prima d’ora ci sembrava impossibile entrare. La sua amica non poteva credere a ciò che stava guardando: il suo amico era cambiato, era un altro, era semplicemente diverso!!!!!

E così, insieme, andarono verso i luoghi bui, e trovarono una porta nascosta, che apriva su un tubo lungo che sembrava non finire mai. Era sempre buio, ma da un momento all’altro si vide una luce, e più procedevano in avanti più questa luce aumentava, finché uscirono da questo tunnel e si trovarono subito di fronte del nuovo cibo. Sentirono dell’aria fresca che prima d’ora non avevano mai sentito, si sentirono in paradiso con tante diversità di nuovo cibo e un nuovo posto da scoprire………

Dopo tutta questa eccitazione, Il lama si girò e vide che c’erano anche tutti i suoi amici: la tartaruga, il cane e il geco: erano lì, e lui era molto felice di averli ritrovati. Spiegò dunque loro come fosse riuscito ad uscire dalle sue convinzioni grazie all’incontro con la sua nuova amica luce, che presentò subito a tutti.

Dopo questa bellissima giornata, il lama fece queste riflessioni:

 

Non esistono limiti a quello in cui poi credere

A volte bisogna credere a qualcosa prima ancora di riuscire a vederla

Non devi credere a tutto ciò che pensi

 

Spero tanto ti sia piaciuto anche questa storia! Se vuoi avere comunque degli strumenti che ti permettano di superare le tue emozioni e convinzioni limitanti mentre persegui la tua strada.

Non aspettare Contattami, il primo incontro conoscitivo è gratuito!

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