Vivere senza stress
È possibile? Si, quando accettiamo di avere un problema e che ci servono degli strumenti per affrontarlo. Ad esempio, la tecnica del FastReset ci permette di cambiare la nostra risposta a quelle situazioni che ci sembrano insormontabili, avendo come risultato una migliore gestione della situazione e – a volte – anche trovando delle soluzioni che prima d’ora non venivano alla nostra coscienza, perché rapiti nel mantenere attiva la nostra risposta automatica.
Cerchiamo però prima di capire cosa è uno stress. Selye (1996) formulò la seguente definizione di stress: risposta relativamente specifica dell’organismo ad uno stimolo che ne minaccia la sopravvivenza e l’integrità fisica e che destabilizza l’omeostasi.
Dunque, un evento diventa stressante quando l’individuo lo percepisce come minaccioso o quando si prende coscienza di non avere a disposizione risorse o strategie per farvi fronte. L’interpretazione da parte di un individuo ha un ruolo importante nel determinare ciò che è stressante e ciò che non lo è.
Un altro elemento fondamentale in relazione allo stress è il livello di intensità che questo può raggiungere, il che porta a una classifica di diverse situazioni stressanti come:
- Stressori cataclismici: di elevata intensità che insorgono all’improvviso e influenzano molte persone. Ne sono esempi i tornado, gli incidenti aerei e gli attacchi terroristici. Alcune persone che hanno sperimentato qui un altro grado di stress sono soggette a un Disturbo Postraumatico da Stress (PTSD).
- Stressori personali: relativi a eventi importanti della propria vita, come può essere la perdita del lavoro, di un genitore o di un coniuge, un fallimento personale, producono una reazione immediata e rilevante che gradualmente si affievolisce.
- Stressori ambientali (fatiche quotidiane): ad esempio le lunghe file d’attesa, il traffico intenso, i rumori della città, comportamenti irritanti degli altri, insoddisfazione sul lavoro o nelle relazioni intime – che di per sé non attivano un elevato livello di stress -, quando si sommano possono avere lo stesso peso di un singolo evento stressante più grave.
Le persone che riescono ad affrontare lo stress con più successo hanno un tratto di personalità definito hardiness, caratteristica di invulnerabilità allo stress.
L’hardiness è costituita da tre componenti:
‐ l’impegno (commitment), cioè la tendenza a lanciarsi in qualsiasi compito con la sensazione che sia importante e significativo;
‐ la sensazione di sfida (challenge), ritenere che il cambiamento sia la condizione normale della vita;
‐ la sensazione di controllo (control), considerata come la percezione che le persone siano in grado di influenzare gli eventi della propria vita.
Queste persone usano strategie sia per regolare la risposta allo stress, quando le sue cause sono immodificabili, sia l’attuazione di piani per modificare la causa dello stress, quando questo appare modificabile.
Le persone che invece non riescono ad affrontare lo stress in maniera positiva utilizzano meccanismi di difesa che distolgono o negano la natura stessa delle situazioni. Purtroppo, questi sono dei meccanismi che non affrontano la realtà, ma semplicemente evitano il problema.
Se, dunque, vivi delle situazioni sia al lavoro che nella vita familiare che ti sembrano immodificabili, che ritieni di dover accettare e subire, sappi che quelle sensazioni legate a queste situazioni si possono cambiare attraverso la tecnica del FastReset, creata dalla Dott.sa Maria Grazia Parisi, che aiuta a diminuire la componente negativa delle emozioni che ci impediscono di trovare le soluzioni ai nostri problemi.
Se vuoi venire a trovarmi per conoscere questa tecnica e provarla, il primo incontro è gratuito!