Rivalorizza il tuo lavoro, facendo uso delle tue potenzialità!
Lo Psicologo Seligman, uno dei fondatori della psicologia positiva, ci spiega come sfruttando le nostre potenzialità nel nostro lavoro, questo può diventare meno noioso e stressante.
Prima, però, comprendiamo la differenza tra potenzialità e talento: il talento è innato, quindi o ce l’hai o non ce l’hai. Per esempio, chi vuole diventare un cantante e non ha la voce adatta, può allenarsi quanto vuole per diventare Pavarotti, ma al massimo arriverà a migliorare solo la sua intonazione; invece, potenzialità come saggezza, coraggio, fiducia non sono innate, e quindi con grande volontà si possono acquisire e sviluppare.
Seligman insegna all’università di Pensylvania, e da quando ha iniziato a usare la psicologia positiva le sue lezioni sono cambiate: in precedenza, nel primo giorno in classe, chiedeva ai suoi allievi di presentarsi con una storia dei loro traumi infantili; ora, invece, chiede ai suoi studenti di presentarsi raccontando una storia che parli delle loro potenzialità.
Nelle sue ricerche ha trovato 24 potenzialità che sono onnipresenti nelle principali culture, che ha diviso in 6 gruppi: saggezza, coraggio, umanità, giustizia, temperanza, trascendenza. La saggezza, ad esempio, si manifestata e si potenzia attraverso la curiosità, l’amore per il sapere, l’apertura mentale, l’ingegnosità, l’intelligenza emotiva.
Perché usare dunque le nostre potenzialità? Perché ciò produce un’autentica gratificazione.
Ecco un’altra differenza, quella tra piacere e gratificazione. Seligman diede come compito ai suoi studenti di svolgere una attività piacevole e un’altra filantropica. I risultati furono sorprendenti: i ricordi delle attività piacevoli, come per esempio mangiare un gelato o uscire con gli amici, suscitavano emozioni positive ma che duravano poco, solo il tempo della situazione stessa. Invece, quando si era svolta un’attività filantropica, come per esempio aiutare a un amico a studiare, questo dava una gratificazione che durava tutta la giornata! Una sua studentessa raccontò che, dopo aver aveva aiutato a un amico a studiare, aveva notato di essere di buon umore, e questo buon umore era stato notato anche da altre persone che aveva incontrato durante la giornata. A sua volta, ciò la faceva sentire bene e carica per affrontare le lezioni della giornata. In altre ricerche sulla gratificazione, Seligman riscontro le seguenti componenti psicologiche:
- Il compito che si fa richiede una sfida e richiede abilità
- Gli obiettivi che si hanno sono chiari
- Si prova un coinvolgimento profondo e istintivo
- Si ha l’impressione che il tempo si fermi
Dunque, sei stanco del tuo lavoro, perché e ripetitivo, non impari nuove cose, fai fatica a gestire il rapporto con gli altri, i tuoi collaboratori non ti seguono, allora forse non stai sfruttando le tue potenzialità o magari non le hai sviluppate abbastanza.