“Chi ha spostato il mio formaggio?”
Più dai importanza alle cose: lavoro, relazioni, casa, spiritualità,
più sarà forte la caduta quando queste non saranno più la stesse!
Questo è l’insegnamento tratto dal libro: “Chi ha spostato il mio formaggio”, scritto da Spencer Johnson. Raccontare una favola aiuta a vedere come bisogna adattarsi davanti ad una situazione di cambiamento. Il formaggio, che nel mio racconto chiamerò semplicemente cibo, rappresenta la ricerca della nostra felicità, con la f minuscola, che è quella esterna, come può essere il lavoro, la casa, relazione perfetta.
Nel racconto sono presenti 4 personaggi, che ho inserito rispetto alla storia originale. I miei protagonisti sono: un cane e un geco (dotati di una modesta intelligenza, ma di un olfatto favoloso che permette loro di andare alla ricerca del cibo buono), un lama e una tartaruga, invece dotati di un pensiero più di riflessione con convinzioni più radicate e una vasta gamma di emozioni molto simili all’uomo. Questi ultimi cercano cibo pregiato, convinti che abbia il potere di donare loro la felicità e il successo. I quattro vivono in un labirinto e, nonostante siano diversi tra di loro, si comportano in maniera molto simile: tutte le mattine indossano la loro tuta e le scarpe da ginnastica, escono di casa e vanno a cercare del cibo pregiato.
Il labirinto è ricco stanze collegate da corridoi. In alcune di esse è presente del cibo buono e pregiato, mentre il resto del labirinto è composto da stanze buie e vicoli ciechi, dove è molto facile perdersi.
Il cane e il suo compagno di viaggio – il geco – si orientano procedendo a tentativi. Il cane fa da guida, sfruttando il suo olfatto sofisticato, ma nonostante questo la maggior parte delle volte arrivano a delle stanze vuote, si perdono spesso e volentieri e capita loro anche di andare a sbattere contro un muro (ma senza conseguenze).
Ad ogni modo, ogni giorno riescono a trovare del cibo.
Il lama e la tartaruga, invece, essendo dotati di un’intelligenza più “umana” vanno a complicarsi la vita con ragionamenti elaborati piuttosto che seguire l’istinto, ma anche loro, come i loro amici meno sofisticati, riescono a trovare il cibo pregiato.
Un giorno tutti e quattro trovano un immenso deposito fondo a un corridoio, e la loro vita cambia. Per ognuno è presente un’enorme quantità del cibo preferito.
All’inizio, tutti e 4 si comportano normalmente: tuta e scarpe legate intorno al collo e via verso il deposito.
Il lama e la tartaruga, però, ben presto cambiano le loro abitudini. Inizialmente si recano al deposito senza l’energia che avevano un tempo, anzi, con molta calma. Successivamente, decidono di trasferirsi nella stanza del cibo, passandoci anche la notte.
Per rendere l’ambiente più familiare lo decorano con i loro gusti e scrivono una delle loro frasi preferite: Il cibo dona la felicità.
Un giorno, però, succede l’inaspettabile! Il cibo è sparito!
Il cane e il geco si rendono conto che in realtà il cibo è finito. Un po’ se lo aspettavano, si erano accorti da tempo che le scorte erano in continua diminuzione.
Indossano quindi le loro scarpe e riprendono a girovagare nel labirinto, come hanno sempre fatto, per cercare altro formaggio.
Il lama e la tartaruga, invece, vanno nel panico. Per loro il cibo pregiato è molto più, per loro è l’elemento base per la felicità. Infatti, il sogno del lama è quello di farsi una famiglia e andare a vivere in via Torino, invece la tartaruga desidera avere una casa enorme a Cortina.
Sconsolati, pensando di non poter fare altro, decidono di lasciare il deposito e di tornare alle loro case. Prima di andar via, la tartaruga scrive sul muro: Più importanza dai al cibo, più ne vuoi per te.
Per qualche giorno i due continuano a tornare nella stanza con la speranza di veder ricomparire il cibo.
Nel frattempo il cane e il geco scoprono un secondo di deposito di abbondante cibo in un’altra stanza.
Dopo qualche giorno, la tartaruga capisce che non può restare a casa per cambiare le cose. Si arma dunque di coraggio e decide di uscire dal deposito, ormai desolatamente vuoto, scrivendo però una frase sul muro per l’amico: Se non cambi rischi di scomparire. Prima di avventurarsi verso una destinazione sconosciuta, la tartaruga viene assalita dai dubbi dovuti alla paura dell’ignoto. Dopo averci pensato su scrive sul muro: Cosa fareste se non aveste paura? e si incammina verso l’oscurità.
Nei giorni seguenti la tartaruga, trova solo poche quantità di cibo, sufficienti a malapena a non morire di fame.
In un raro momento di lucidità, in mezzo allo sconforto, decide di scrivere altri messaggi sui muri: Annusa spesso il cibo, così ti accorgi se diventa vecchio. E con la speranza che tentenna, ne scrive una seconda: Seguire una direzione nuova aiuta a trovare del cibo nuovo.
Giorno dopo giorno, a furia di girovagare nel labirinto, le sue paure vengono sostituite da un senso di sicurezza. Quelle stanze buie e tenebrose sono nuove opportunità da scoprire. Carica di felicità, scrive un’ulteriore frase sul muro: Quando superi le tue paure ti senti libero. Inizia quindi a prendere fiducia, fantastica su un futuro prosperoso, ricco di cibo, e in preda all’euforia scrive: Se immagini di gustare il nuovo cibo prima di gustarlo, scoprirai la via giusta per conquistarlo.
Ora è finalmente consapevole che è solo questione di tempo, ma che troverà sicuramente un ulteriore deposito di cibo, si ferma quindi ad annotare un suo pensiero: tanto prima abbandonerai il vecchio cibo, quanto prima gusterai quello nuovo.
Ogni volta che le vengono in mente pensieri profondi e illuminanti, decide di fermarsi e di scriverli sul muro, ora è la volta di: È meno pericoloso affrontare il labirinto, che rimanere fermi ed affamati! Da questo momento, invece di concentrarsi sugli aspetti negativi si focalizza sulle opportunità positive e di crescita che il cambiamento comporta, e continua ad annotare i suoi pensieri nei muri: Se segui le tue vecchie convinzioni non arriverai mai al nuovo cibo.
Ogni giorno che passa si rende conto della sua crescita esponenziale, di quanto sia cresciuta rispetto a quando si recava alla prima stanza con la speranza di ritrovare il cibo scomparso. Nel momento in cui prende consapevolezza che il cambiamento gli ha fornito l’opportunità di trovare un nuovo cibo, si prende una pausa per scrivere: Quando ti accorgi che puoi trovare e gustare il nuovo cibo, modifichi il tuo comportamento. La sua felicità cresce ancora quando si guarda indietro e rivede le scritte che ha lasciato, che possono permettere al lama di prendere la direzione giusta nel momento in cui anche lui deciderà di abbandonare il vecchio deposito. Quindi, decide di scriverne un’altra ancora: Se noterai per tempo i piccoli cambiamenti, sarà più facile adattarti a quelli grandi quando arriveranno.
La tartaruga smette di pensare al passato e si concentra unicamente nel presente: decide di proseguire a perlustrare il labirinto sempre a velocità maggiore, fino a quando trova un nuovo deposito, un immenso giacimento di cibo mai visto prima d’ora, così grande da rendere impossibile vederlo tutto. Sono addirittura presenti nuove qualità di cibo. La tartaruga, di fronte a tanta prosperità, ha il dubbio che il tutto sia un’allucinazione, fino al momento in cui nota la presenza dei due vecchi amici, il cane e il geco, che erano partiti prima di lei. Li saluta in fretta e furia, e incomincia ad assaggiare tutte qualità di cibo presenti. Decide quindi di togliersi le scarpe e di legarsele al collo come i sui amici, in modo tale da poterle utilizzarle con facilità nel momento in cui si ripresentasse la necessità di uscire nel labirinto a cercare nuovo cibo: i due amici ridono di questo, ma allo stesso tempo approvano la sua decisione.
Ripensando al suo percorso di crescita, le viene nuovamente in mente il lama, e si domanda se il suo vecchio amico avrà o meno avuto modo di leggere qualche sua frase scritta nei muri, in modo da poter trovare la via verso il nuovo cibo anche solo seguendo le indicazioni.
Orgogliosa di sé, cerca la parete più grande della stanza per riportare tutti gli insegnamenti appresi nel proprio percorso.
- Il cambiamento è inevitabile: ci sarà sempre qualcuno che sposterà il cibo;
- Prevedi il cambiamento: sii pronto quando il cibo sarà spostato;
- Controlla il cambiamento: annusa spesso il cibo, così da accorgerti se diventa vecchio;
- Adattati rapidamente al cambiamento: quando più rapidamente abbandonerai il vecchio, tanto prima gusterai il nuovo;
- Cambia: spostati con il cibo;
- Apprezza il cambiamento: assapora il gusto dell’avventura e goditi le delizie del nuovo cibo;
- Sii pronto a cambiare rapidamente e fallo con gioia sempre maggiore.
Per evitare di ritrovarsi nella stessa situazione del primo deposito, controlla ogni mattina il nuovo deposito, monitorando l’andamento delle scorte di cibo. Nonostante ora siano prosperose, decide comunque di uscire regolarmente continuando ad esplorare il labirinto, per avere un percorso conosciuto quando dovrà lasciare la stanza attuale.
Un bel giorno, sentì dei rumori provenire dall’esterno, e comprese che, alla fine, anche il suo caro amico il Lama, aveva deciso di muoversi e aveva trovato il nuovo deposito. Anche il lama, dunque, aveva intrapreso quel percorso di miglioramento che lei tanto auspicava quando, nelle corsie del labirinto, lasciava per iscritto tutte quelle frasi!